Comunicato di scioglimento della Casa dello Sciopero di Milano
La Casa dello Sciopero di Milano non c’è più.
Oggi domenica 30 gennaio ha avuto luogo un’Assemblea che ha coinvolto chi aveva pensato l’occupazione della Casa dello Sciopero e chi l’ha attraversata in questi ultimi giorni.
Si è deciso tutti insieme di lasciare il posto.
Come s’è detto fin dall’inizio, questa occupazione sarebbe stata un mezzo per la lotta. Ci si è detto che, nel caso si fosse sentito il bisogno di questo mezzo oltre il 28, il posto avrebbe continuato a vivere.
Non è il caso.
Una delle principali ipotesi che ci ha portato ad occupare era di rendere possibili incontri intorno alla questione del superamento della pratica tradizionale dello sciopero.
Ci sono stati pochi nuovi incontri. Da questo punto di vista, l’ipotesi non è stata confermata.
Un’altro scopo era l’organizzazione della giornata del 28 e oltre, così come l’elaborazione di discorsi e pratiche comuni. Da questo punto di vista, la Casa dello Sciopero è servita molto e rimane un esperimento molto positivo, in quanto momento reale di consolidazione degli incontri di quest’autunno.
Occupare in questo modo resta secondo noi valido.
Sarà riproposto appena se ne farà sentire il bisogno.
Salutiamo con affetto chi si è sbattuto, in un modo o nell’altro, per far vivere, affinare ed espandere l’idea di uno sciopero che non interrompa il lavoro per migliorarne le condizioni ma che abbia come fine la fine di ogni lavoro, di ogni sfruttamento.
A questa idea non ci vogliamo rinunciare.
Occorre vedere adesso come portarla avanti, al di là dell’evento della giornata del 28.
Ci ritroveremo altrove, ovunque ci sarà rivolta, sulla strada dell’insurrezione.
Milano, il 30 gennaio 2011